sabato 27 dicembre 2008

PRONTI AD USCIRE?...Quei vivaci momenti prima

A scuola, son omolte le occasioni per uscire: perche inaspettatamente nasce la voglia, lo spunto, perche in quella particolare giornata, più che in altre, si avverte la necessità di alleggerire il clima. Perche è l'ora consueta dove ci si concede un po di svago. Perche quella particolare uscita è programmata da tempo come un appuntamento da non perdere. O, ancora, perche c'è un progetto che va avanti, a tappe.
Ogni volta c'è un grand daffare a prepararsi e quando fuori fa freddo più del solito non è poi cosi semplice. All' ultimo momento la giacca non si infila, improvvisamente la cerniera non va più su, rimane rimane ancora una scarpa da allacciare..c'è il bambino più veloce che in un attimo si veste, quello che scrupolosamente non si muove fino a quando non è proprio a posto. E' il momento del "caos" apparente, perche tutti vorrebbero essere subito pronti.
Alcuni "trucchi del mestiere" danno unamano agli adulti, che invitano i bambini ad aiutarsi tra loro, scelgono un posto dove aspettarsi a mano a mano che ci si prepara.
Cercano di dare un senso all'attesa per non essere assaliti dalla noia ed evitare che tutti diventino più irrequieti.
Prepararsi in gruppo è un'esperienza importante pe ri bambini non soloper diventare più autonomi, ma anche per mettersi in sintonia con i ritmi degli altri. Cosa che a volte richiede di saper rallentare, di accettare che ci si impieghi un pò di più del previsto; dentro un tempo ragionevole ma sopprtabile.
Se poi si aggiunge il fatto che quella uscita è attesa da tanto, come un evento speciale per la particolare meta, per la novità, preceduta per maggior cautela da un sopralluogo degli insegnanti ...allora prepararsi diventa proprio un'impresa. Quel tanto di emozione in più rende quasi eccitati all'idea. E poi, non è come andare a due passi da scuola: bisogna verificare di non avere dimenticato nulla, di avere con sè le cose che servono la lente, ad esempio, per guardare da vicino o i fogli per disegnare il paesaggio, perche tornare indietro non sempre è possibile.
Prima di uscire, ci si prende ancora quel breve tempo per ricordare gli accordi presi, fare le ultime raccomandazioni sui comportamenti da tenere, ma anche per non lasciare cadere quella particolare frase detta ad un bambino. Per decidere, infine, cme disporsi: in fila per due, a gruppetti, chi sta davanti. chi chiude, sentire le preferenze espresse all'ultimo momento dai bambini che chiedono di stare vicino all'amico.
Da una situazione in fondo pratica, quale è il semplice prepararsi, si ottiene un grande risultato: si coltivano abitudini, si rafforzano capacità personali e i gruppo, si stringono tra bambini nuovi rapporti solidali. a questo tempo va data tutta la cura che merita.

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