Ciao a tutti, dopo aver parlato delle esperienze della vita quotidiana di un bambino volevo fare alcuni riferimenti agli arredi che completano questo quadro formando un'immagine immediata di come gli spazi prendono forma e vita.
Lo spazio è una dimensione trasversale nell'organizzazione scolastica: componente sileziosa ma fortemente comunicativa che trasmette emozioni, modi di pensare e di vivere dentro un ambiente, fa incontrare le esperienze di adulti e bambini e le compone in una "storia", restituita spesso da oggetti lasciati, da immagini apprese. E' sfondo di ogni azione e insieme stimolo perche dalla stessa organizzazione delo spazio l'attività riceve inpulso.
All'inizio lo spazio è sufficeintemente organizzato per facilitare l'ambientazione di bambini e aiutarli ad affrontare le tappe della separazione dai genitori e della costituzione di nuovi legami nella scuola. La sua funzione prevalente, in questa frase, è di mediatore effettivo: spazi e oggetti dal "sapore di casa" per i bambini più piccoli, o che ricordano le precedenti esperienze per quelli più grandi.
I bambini si accostano, o si riaccostano, allo spazio e piano, piano diventa visibile un loro modo preferenziale di muoversi nell'ambiente. E' importante, allora, che lo spazio non sia chiuso su soluzioni predefinite, ma sappia accogliere le diverse espressioni.
Lo spazio è una dimensione trasversale nell'organizzazione scolastica: componente sileziosa ma fortemente comunicativa che trasmette emozioni, modi di pensare e di vivere dentro un ambiente, fa incontrare le esperienze di adulti e bambini e le compone in una "storia", restituita spesso da oggetti lasciati, da immagini apprese. E' sfondo di ogni azione e insieme stimolo perche dalla stessa organizzazione delo spazio l'attività riceve inpulso.
All'inizio lo spazio è sufficeintemente organizzato per facilitare l'ambientazione di bambini e aiutarli ad affrontare le tappe della separazione dai genitori e della costituzione di nuovi legami nella scuola. La sua funzione prevalente, in questa frase, è di mediatore effettivo: spazi e oggetti dal "sapore di casa" per i bambini più piccoli, o che ricordano le precedenti esperienze per quelli più grandi.
I bambini si accostano, o si riaccostano, allo spazio e piano, piano diventa visibile un loro modo preferenziale di muoversi nell'ambiente. E' importante, allora, che lo spazio non sia chiuso su soluzioni predefinite, ma sappia accogliere le diverse espressioni.
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