E' uno spazio dove il bambino ritrova benessere dopo molte esperienze vissute nella mattinata. Tutto il possibile viene fatto, anhe là dove la scuola non può contare su uno spazio apposito, per accogliere questo primario bisogno dei bambini. Specie dei più piccoli che ancora hanno ritmi molto scanditi, ma anche dei più grandi ai quali necessita un tempo, seppure breve, di recupero delle risorse.
Caratteristiche di questo luogo, che richiede una particolare tranquillità, sono il silenzio e la possibilità di oscurarlo in modo da disporre il bambino a lasciarsi andare al sonno.
E' uno spazio che comunica attraverso i toni sforzati di colore, la penombra o il "quasi buio", il suono attutito... ma anche attraverso i riti dell'addormentamento: una musica rilassante, una ninna nanna, una favola raccontata sottovoce...per distogliere l'attenzione del bambino da tutto ciò che è rumore, movimento, attività e proporgli dei tempi più rallentati, fino a quando il sonno non prende il sopravvento.
Ogni bambino ha il suo lettino, o un materassino o una brandina per riposare dove ritrova ogni giorno i propri oggetti cari: la copertina di casa, i peluches o il cuscino con la federa preferita,. Quiesti oggetti, cosidetti tradizionali, lo tranquillizano al momento dell'addormentamento e lo accolgono al suo risveglio.
Il passaggio dalla veglia al sonno non è così semplice, specialmente in una situazione di gruppo come quella scolastica, dove i bisogni individuali cercano uno spazio familiare. Ogni bambino ha il proprio modo: chi si rannicchia sotto le coperte immobile ad ascoltare la voce dell'insegnante che racconta una favola, chi si gira e rigira per trovare la posizione ideale per rilassarsi e chi ancora ha bisogno della rassicurante vicinanza di una figura fidata per riuscire a chiudere gli occhi.
Caratteristiche di questo luogo, che richiede una particolare tranquillità, sono il silenzio e la possibilità di oscurarlo in modo da disporre il bambino a lasciarsi andare al sonno.
E' uno spazio che comunica attraverso i toni sforzati di colore, la penombra o il "quasi buio", il suono attutito... ma anche attraverso i riti dell'addormentamento: una musica rilassante, una ninna nanna, una favola raccontata sottovoce...per distogliere l'attenzione del bambino da tutto ciò che è rumore, movimento, attività e proporgli dei tempi più rallentati, fino a quando il sonno non prende il sopravvento.
Ogni bambino ha il suo lettino, o un materassino o una brandina per riposare dove ritrova ogni giorno i propri oggetti cari: la copertina di casa, i peluches o il cuscino con la federa preferita,. Quiesti oggetti, cosidetti tradizionali, lo tranquillizano al momento dell'addormentamento e lo accolgono al suo risveglio.
Il passaggio dalla veglia al sonno non è così semplice, specialmente in una situazione di gruppo come quella scolastica, dove i bisogni individuali cercano uno spazio familiare. Ogni bambino ha il proprio modo: chi si rannicchia sotto le coperte immobile ad ascoltare la voce dell'insegnante che racconta una favola, chi si gira e rigira per trovare la posizione ideale per rilassarsi e chi ancora ha bisogno della rassicurante vicinanza di una figura fidata per riuscire a chiudere gli occhi.
1 commento:
Il momento del riposo all'asilo è un momento molto importante nella giornata di un bimbo, sia per farlo riposare sia per relazionarlo con gli altri bimbi non solo con il gioco …
Essenziale, infatti, è fare capire al bambino che nella giornata, vi sono diverse relazioni con il gruppo, nelle quali non si gioca.
Questa fase è molto difficile se il bimbo non è abituato a farla con gli altri coetanei, ma fa le "nanne" in tutt’altre circostanze, come la tranquillità della famiglia.
Per questo è fondamentale introdurlo nel momento del riposo come se fosse un gioco, per non imporglielo in modo troppo duro e traumatizzante.
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