venerdì 7 novembre 2008

Sviluppo emotivo ed affettivo dai 3 ai 6 anni.

Ciao visitatrici, spero che gli argomenti che sto trattando vi interessino particolarmente, oggi volevo continuare a parlare dello sviluppo toccate il tema dello sviluppo emotivo ed affettivo dei bambini dai 3 ai 6 anni. Iniziamo spiegando cosa significa sviluppo.
Con questo termine ci si riferisce ad una serie di cambiamenti, sia quantitativi che qualitativi, che si verificano nel corso della vita della persona.
Lo sviluppo affettivo ed emotivo si riferisce all'evoluzione del complesso dinamico dei vari sentimenti e alle valenze da questi assunte. La comunicazione affettiva è presente fin dal concepimento grazie alla simbiosi esistente tra madre e feto; quest'ultimo man mano che si sviluppa diventa capace di percepire stimoli diversi dalla madre. Ormai le recenti ricerche mettono in evidenza come la fase prenatale è caratterizzata da un'ampia esperienza affettiva da parte del feto sia recettiva che attiva.
Lo sviluppo di un'affettività ed emotività armonica e ben strutturata costituisce la base indispensabile ai fini della formazione di una personalità sana.
Un'affettività disturbata comporterà sempre dei disturbi nelle altre sfere della personalità.
Come procedelo sviluppo affettivo ed emotivo e quali abilità acquisiscono i bambini tra i tre ed i sei anni?
A 3 anni i bambini acquisiscono il concetto di un sé privato, pensante, non visibile ad un osservatore esterno. Cominciano a capire che gli adulti non possono vedere i loro pensieri e scoprono di conseguenza di poter dire anche qualche bugia.
I bambini di 3-4 anni, inoltre, parlano di sé in prima persona e si riconoscono come autori dei loro discorsi. Apprendono precocemente ciò che i genitori o gli insegnanti si attendono da loro. Si può dire che interiorizzano le loro norme e i loro valori.
Tra i 4 e i 6 anni cominciano a porre domande di tipo “filosofico” (per esempio da dove vengono gli uomini, dove sta il pensiero), al tempo stesso però i legami tra le cose rispondono ancora a criteri soggettivi. Di alcuni oggetti possono comprendere il loro funzionamento di altri no. Possono pensare, per esempio, che il campanello della bici sia necessario al movimento ed ignorare il ruolo della catena. Sanno, però, immaginare situazioni che non esistono e questa abilità consente loro di fare nuovi giochi di fantasia e di invenzione e di apprezzare le fiabe.
Tra i tre e i sei anni i bambini scoprono anche il piacere di toccare i propri organi genitali e sono interessati alle differenze di genere. E' bene non assumere atteggiamenti punitivi o di sconcerto di fronte alle normali curiosità di questa età; non è invece consigliato sollecitare nei bambini di proposito la loro sessualità con carezze insistenti o sfregamenti che possono eccitarli. Bisogna anche considerare che la sessualità di bambini tra i tre e i sei anni ha una carica erotica limitata. Nel bambino piccolo il piacere erotico provocato dalla stimolazione degli organi genitali è piuttosto modesto, tranne che per una minoranza di bambini che risulta essere più eccitabile rispetto alla maggioranza. I bambini scoprono poi le differenze anatomiche tra i sessi e possono emergere le prime fantasie a sfondo sessuale.
Tra i quattro e i sei anni emerge, anche, il senso del pudore che secondo alcuni dipende dalle sensazioni che il bambino prova e, secondo altri, dipende soprattutto dal tipo di ambiente che circonda il bambino. La nudità del corpo umano, in effetti, assume valori diversi in contesti differenti e non è sempre associata ad eccitazione sessuale.
Tra i 3 e i 6 anni i bambini hanno bisogno di avere ampie opportunità di contatti sociali, in particolare con coetanei. La socializzazione con i coetanei prevede un piano di maggiore parità e consente di sperimentare anche altre abilità: gli amici devono essere conquistati, con loro si litiga ma si impara anche a fare la pace, bisogna impegnarsi per mantenere nel tempo le amicizie, si sviluppano gelosie e rivalità ma anche solidarietà e tolleranza reciproca.
La comparsa dell'interazione linguistica fa emergere una nuova abilità relazionale sociale che consente la formazione di competenze affettive in merito allo sviluppo di sentimenti interindividuali segnando l'inizio di un'organizzazione permanente della dimensione affettiva stessa.
La dimensione affettiva si articola e si definisce nelle sue valenze di rispetto, timore, fiducia, simpatia, antipatia ecc.
Affettività ed intelligenza procedono in modo indissolubile, costituendo aspetti diversi ad ogni azione. Tutte le condotte umane sono caratterizzate da entrambi gli elementi.

2 commenti:

tato ha detto...

Credo che gli affetti e le emozioni che i bambini provano nel periodo dai 3 ai sei anni sono una cosa molto importante. Secondo me in base a come viene vissuto questo periodo dipendera poi il loro modo di comportasi nei confronti degli altri e il loro carattere in futuro!

Fulvia ha detto...

L'età presculare è la più bella, fin dalla nascita ogni giorno imparano qualcosa, la loro ingenuità talvolta ci fa sorridere, i loro proggressi, ci fanno essere fieri di loro, quando iniziano la scuola materna, imparano a realizzarsi con gli altri bambini, a capire quanto è bello stare assieme!!!